Ya Basta! Marche: boicottaggio della 45° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema

Il boicottaggio, un mezzo di non violenza attiva contro la decennale occupazione israeliana e la politica coloniale dei suoi governi, non è rivolto ai singoli film, ai loro registi o più in generale alle opere cinematografiche ma alla presenza di un ente (Israel Film Fund) direttamente collegato con le istituzioni governative israeliane.
Ogni giorno i media internazionali riportano notizie che rafforzano la necessità di mettere in atto un boicottaggio reale di Israele e vi sono notizie che non possono passare inosservate a chi, come noi della associazione Ya Basta!, si occupa dei diritti fondamentali dei popoli in lotta..
In un rapido elenco esponiamo tre piccoli esempi del perché boicottare Israele e i suoi organismi economici, culturali e accademici:
- 23 maggio il sito Lettera 22 informa che la seduta inaugurale del
Palfest, il Palestinian Literature Festival, è stata bloccata
dall\'intervento della polizia israeliana che ha impedito l\'incontro al
Palestinian national theatre, nella zona est di Gerusalemme, la zona araba.
- 24 maggio l\'israeliano Channel 10 riporta la notizia che l\'istituto
scolastico Carmel Academic Center di Haifa chiuderà un corso perché la
maggioranza degli iscritti sono palestinesi con cittadinanza israeliana.
- 5 giugno il giornale israeliano Haaretz informa che i soldati israeliani
hanno ucciso un palestinese che protestava pacificamente contro la
costruzione del muro nel villaggio di Ni\'lin.
Yousef Akil Srour è il quinto dimostrante palestinese che viene ucciso in
questo villaggio mentre il 13 maggio l\' attivista americano per i diritti
umani, Tristan Anderson, era stato ridotto in coma profondo da un
lacrimogeno sparato da breve distanza.
Come Nelson Mandela in una sua lettera affermiamo che \"..Israele ha
privato milioni di palestinesi della loro proprietà e della loro libertà. Ha
perpetuato un sistema di grave discriminazione razziale e disuguaglianza. Ha
sistematicamente incarcerato e torturato migliaia di palestinesi, contro
tutte le regole della legge internazionale... Se vuoi la pace e la
democrazia, ti sosterro\'. Se vuoi l\'apartheid formale, non ti sosterro\'. Se
vuoi supportare la discriminazione razziale e la pulizia etnica, noi ci
opporremo a te.\"
Il boicottaggio è un contributo alla lotta per porre fine all\'occupazione,
alla colonizzazione e al sistema di apartheid israeliano nei territori
palestinesi occupati, è la nostra solidarietà al popolo palestinese.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-06-2009 alle 16:46 sul giornale del 17 giugno 2009 - 3286 letture
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